Il successo dell’ortocheratologia negli adulti

Obiettivo di questa ricerca è riportare i risultati preliminari di un mese di uno studio prospettico randomizzato, di un anno di ortocheratologia (ortho-k) in adulti che indossano lenti con diversi fattori di compressione.

Metodo con cui è stato condotto lo studio: sono stati presi adulti tra 18 e 38 anni di età, con miopia da -0,75 a -5,00 D e astigmatismo <1,50 D e sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi: uno con fattore di compressione convenzionale o con fattore di Jessen (fattore di compressione = 0,75 D ) e un gruppo con fattore di compressione più alto (extra 1.00D). I risultati clinici come acuità visiva, isteresi corneale (CH), fattore di resistenza corneale (CRF), e segni e sintomi sono stati raccolti alla visita di follow-up di un mese. Gli indicatori del livello di soddisfazione e della qualità della vita dopo l’inizio del trattamento sono stati determinati tramite un questionario di soddisfazione, il questionario NEI-RQL-42.

Risultati: sono stati analizzati i dati di 26 partecipanti del primo gruppo e 24 del secondo gruppo e non sono state osservate differenze significative tra i due gruppi (p > 0,05). Le percentuali di successo del primo adattamento sono state del 90% per il 1° gruppo e dell’83% per il 2° gruppo, la riduzione della miopia è stata del 97% e del 95% rispettivamente per 1° e 2° gruppo, con un’acuità visiva ad alto contrasto non corretta di -0,06 (da -0,18 a 0,42) e 0,00 (da -0,16 a 0,52), alla visita di 1 mese. La lamentela principale dei partecipanti è stata l’abbagliamento (entrambi i gruppi). Non sono state riscontrate differenze significative in CRF e CH nel primo mese (p > 0,05). Entrambi i gruppi hanno registrato punteggi elevati nel questionario sul livello di soddisfazione, senza differenze significative tra i gruppi (p > 0,05). Rispetto ai punteggi di base, le sottoscale NEI-RQL-42 a 1 mese dalla correzione, dall’aspetto e dalla soddisfazione per la correzione sono aumentate significativamente e il punteggio di abbagliamento è diminuito significativamente in entrambi i gruppi (tutti p <0,05).

Conclusioni: la maggior parte dei partecipanti era soddisfatta del trattamento e non sono stati osservati effetti avversi corneali gravi. Questi risultati dimostrano che le lenti ortho-k di default e un aumento del fattore di compressione (1D) hanno dimostrato prestazioni cliniche simili e ortho-k può essere un’opzione sicura e ben accettata per la correzione della miopia negli adulti, ma è giustificata l’osservazione a lungo termine.

Fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32371038/

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